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07 gennaio 2018

Contributi e solidarietà.



Francia – Tentativo di evasione, rivolta e incendio nel CRA di Vincennes

Nella notte tra lunedì e martedì, otto persone hanno cercato di fuggire dal centro di detenzione amministrativa di Parigi-Vincennes (CRA). Intorno alle 3:45, hanno rotto una finestra della loro cella per fuggire ma sono stati subito catturati dalla polizia.
La situazione è degenerata quando i funzionari sono tornati per mettere due uomini in isolamento. Gli altri reclusi del centro hanno cominciato a protestare energicamente, e la situazione è diventata così tesa che sul posto sono stati chiamati altri poliziotti di rinforzo. La protesta è continuata, con una dozzina di stanze di una delle tre unità in cui è diviso il lager (che imprigiona 57 persone) date alle fiamme . Secondo lo staff del centro, i danni sono ingenti.
fonte: hurriya.noblogs.org




Caltanissetta – In fiamme il CPR di Pian del Lago

Aggiornamenti dell’11 dicembre. Oggi in un’intervista il questore di Caltanissetta ha affermato che il CPR, danneggiato a causa degli incendi, non potrà recludere altre persone fino a quando l’amministrazione non provvederà al ripristino delle strutture. Il CPR sarà dunque evacuato completamente. Un primo gruppo di persone è stato già deportato in Tunisia (com’era già previsto).
Apprendiamo con gioia dai media locali che, dopo i tentativi di incendio di settembre e le proteste di ottobre, la rabbia dei reclusi nel CPR di Caltanissetta – Pian del Lago è esplosa nuovamente per rompere l’isolamento e il silenzio intorno a quel lager.
Sabato 9, in serata, alcuni detenuti hanno dato fuoco a parti del CPR, probabilmente per resistere a una imminente deportazione. A seguito dell’incendio, a cui pare essere seguito un lancio di oggetti verso gli operatori che cercavano di intervenire bloccando i reclusi, sembra ci siano stati ingenti danni alle strutture.
I media parlano inoltre di un recluso intossicato ma fuori pericolo, e non sappiamo al momento se e quali siano state le conseguenze repressive nei confronti dei reclusi.

Solidarietà a chi si ribella e distrugge la propria gabbia!
fonte: hurriya.noblogs.org



Roma – Bruciate 6 auto ENI

Riceviamo e pubblichiamo
Roma 1° Dicembre.
Bruciate 6 auto enjoy del car sharing Eni-Trenitalia per il coinvolgimento di Eni in Libia.
Colpiamo ENI ovunque.

Solidarietà ax arrestatx ed imputatx per Scripta manentFirenze, I/le compax colpitx dalla repressione per le macchine degli sbirri incendiate in Francia e Polonia, ax imputax del Brennero ed a tuttx coloro che non si piegano a questo marcio esistente, Un saluto a Krem in isolamento.
dal sito roundrobin.info



Cremona – Attaccato distributore ENI


Riceviamo e pubblichiamo:
Nella notte tra 11 e 12 dicembre abbiamo sabotato un distributore ENI a Cremona. Qualche pompa di benzina fuori uso e un self service non più utilizzabile. Lo abbiamo fatto perché il governo stupra e violenta esseri umani in Libia per conti di ENI. Oltretutto ENI devasta il mondo ed è collaboratore della costruzione del TAP in Salento. Questo basta a distruggere il silenzio assordante
dal sito roundrobin.info




Italia - dannggiate 6 auto Enienjoy

Riceviamo e pubblichiamo 
“La notte del 12 dicembre abbiamo vandalizzato 6 auto enienjoy. Abbiamo bucato le gomme e spaccato alcuni vetri per ricordare che l’eni è una delle responsabili della strage in libia”

dal sito roundrobin.info





Brema e Munster, Germania – Fuoco e vernice contro la macchina delle espulsioni


Brema – Fuoco di un veicolo di collaborazionisti con la macchina delle espulsioni

Nessuna pace con la sicurezza nazionale – Nessuna pace con il servizio di assistenza al ritorno
Lo scorso fine settimana la Conferenza dei Ministri dell’Interno si è tenuta a Lipsia. Tutti i porci provenienti da tutto il territorio federale si sono riuniti per normalizzare l’esistente autoritario e razzista nella repubblica federale tedesca e applicarlo sotto forma di leggi. Ulrich Mäurer, un senatore dell’interno di Brema, in particolare brillava, non solo era presente nelle foto e vi ha contribuito. La sua richiesta: un centro di detenzione e deportazione per coloro che chiama delinquenti potenziali.
Non lasciamo questo contributo senza commenti. Abbiamo contribuito in un altro modo. Il nostro contributo è inconciliabile e pieno di rabbia contro lo stato e i suoi seguaci. È per questo motivo che abbiamo bruciato nella notte tra giovedì e venerdì (8.12.2017) un veicolo AWO [1].
L’AWO non è un’associazione razzista. Fa il gioco di Mäurer e dei suoi accoliti. Attraverso il suo ripugnante servizio di assistenza al ritorno, serve una parte della macchina per espellere le persone costringendole a lasciare il paese “volontariamente”.

Combattiamo lo stato di polizia tedesco. Combattiamo l’esistente razzista.

Questo è un avvertimento, i delinquenti potenziali.




Münster – Attacco alla vernice contro il nuovo centro di detenzione

La notte del 13 dicembre a Münster , il municipio II della Ludgerikreisel è stato attaccato con la vernice. Bottiglie di vetro piene di vernice sono state gettate sulla facciata di vetro e sulle pareti del servizio di immigrazione. Inoltre, delle scritte specificano il motivo di questa visita: “No ZAB [2]” e “espulsione significa omicidio”. La ragione principale di questo attacco sembra essere la decisione del comune di costruire un centro – lo ZAB – in cui saranno rinchiuse le persone, la cui domanda di asilo è stata respinta, per espelerle più rapidamente. I poliziotti presumono che questa azione sia legata con lo svolgimento di una manifestazione il giorno dopo davanti al municipio contro la macchina delle espulsioni.
NdT:
[1] L’ Arbeiterwohlfahrt (AWO) è un’associazione di carità tedesca, presente in ogni Land , che “dà consigli” agli esuli e ai migranti, per incoraggiarli a tornare nel loro paese d’origine. In cambio, dà loro qualche briciola per aiutarli a tornare.
[2] Per Zentrale Ausländer Behör : un servizio centrale per gli stranieri, che organizza lo smistamento dei migranti, tra coloro che hanno il diritto di rimanere e coloro che devono essere espulsi.
dal sito roundrobin.info